L’ammontare delle emissioni aggiuntive associate alle vendite natalizie equivale alla quantità di gas serra rilasciata da 9.500 voli andata e ritorno da Parigi a New York. I camion a emissioni zero, per contro, ridurrebbero il peso climatico del trasporto su strada.
A dicembre, la crescita delle attività logistiche connesse al commercio dei tradizionali regali natalizi produrrà in Europa un enorme aumento delle emissioni inquinanti. Ossidi di azoto e CO2 provenienti dal trasporto merci su strada, infatti, cresceranno entrambi del 133% rispetto ai livelli medi registrati negli altri mesi dell’anno. Lo rileva una nuova analisi di Transport & Environment (T&E) che stima l’impatto complessivo delle consegne su gomma dei beni di consumo (esclusi gli alimenti) per il Natale. Secondo l’organizzazione ecologista, l’ammontare extra di gas serra equivale alla quantità rilasciata da 9.500 voli andata e ritorno da Parigi a New York. Mentre le emissioni di ossidi di azoto – l’inquinante già al centro dello scandalo Dieselgate e responsabile, secondo le stime dell’Agenzia Europea dell’Ambiente (EEA), di 49 mila morti premature all’anno in Europa di cui oltre 11 mila solo in Italia – cresceranno di 10.300 tonnellate.
La soluzione al problema, secondo T&E, sarebbe già disponibile e consiste nella sostituzione dei mezzi inquinanti con i camion a emissioni zero. Per questo i decisori UE devono dare un mandato chiaro ai produttori dei veicoli per la logistica affinché avviino al più presto la produzione di massa di camion elettrici.
“Il trasporto merci su strada è un’attività fortemente inquinante il cui impatto aumenta enormemente nel periodo natalizio”, dichiara Andrea Boraschi, Responsabile Veicoli Puliti di Transport & Environment Italia. “I camion a emissioni zero rappresentano un’alternativa efficace e sono pronti a fare il loro ingresso nei mercati e sulle strade. Se l’Unione Europea adottasse le giuste politiche e mandasse ai produttori i segnali necessari a stimolarne una vera produzione di massa, questi mezzi puliti potrebbero affermarsi rapidamente come l’opzione più economica e maggiormente sostenibile a vantaggio dell’aria che respiriamo e del clima“.
Analizzando le principali rotte commerciali internazionali, Transport & Environment evidenzia come i beni acquistati per il Natale percorrano mediamente sui camion solo il 10% dei chilometri necessari per giungere nei punti vendita; quella piccola frazione su strada, tuttavia, è fonte di circa metà delle emissioni totali. Il 45% della CO2 associata all’itinerario di un regalo in viaggio dalla Cina a Roma, ad esempio, deriva esclusivamente dal trasporto su gomma. Ed è sempre un veicolo pesante stradale, rileva ancora l’organizzazione, a essere responsabile del 51% delle emissioni rilasciate nel percorso di una spedizione cinese in consegna a Varsavia o del 60% di un invio con destinazione Madrid.
I mezzi a emissioni zero potrebbero drasticamente ridurre il peso climatico del trasporto su strada. Per questo, analogamente a quanto fatto per le auto, l’UE dovrebbe fissare al 2035 la data di phase out per i camion con motore endotermico. Così facendo si favorirebbe una crescente penetrazione di questi mezzi sul mercato determinando già nel 2030 una riduzione dell’11% nelle emissioni di CO2 dalla logistica su gomma. Il calo raggiungerebbe quota 48% cinque anni più tardi.
Pochi giorni fa, una coalizione di decine di aziende – tra cui Siemens, Unilever, Maersk e PepsiCo – ha chiesto a Bruxelles di fissare al 2035 il fine vendita di nuovi camion inquinanti. Questo obiettivo, sostengono le imprese, darebbe ai produttori di veicoli una prospettiva industriale certa, stimolandoli ad aumentare la loro offerta di mezzi elettrici e a idrogeno verde. T&E condivide la medesima richiesta, concordando sull’ipotesi che tale decisione da parte della UE contribuirebbe alla diffusione di automezzi puliti per il trasporto merci. Nel gennaio del prossimo anno la Commissione Europea proporrà nuovi obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 per i produttori di camion.
“Il conto del tradizionale scambio di doni con cui celebriamo il Natale non dovrebbe essere pagato dal Pianeta” spiega ancora Boraschi. “Più in generale, in un mondo in cui il traffico di merci è in costante aumento dobbiamo urgentemente ridurre l’impronta ambientale e climatica delle attività logistiche. La soluzione più efficace e rapida che possiamo mettere in campo per la logistica su stradaconsiste nell’elettrificazione di questi trasporti. Anche nel comparto della movimentazione delle merci, infatti, i mezzi elettrici costituiscono la tecnologia più efficiente e meno emissiva tra quelle attualmente disponibili”.
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