Raggiungere la neutralità climatica entro il 2050 è una sfida molto ambiziosa. Questo è particolarmente sfidante per il settore dei trasporti italiano che, nell'arco dei prossimi 30 anni, dovrà portare a zero le circa 108 milioni di tonnellate di CO2 che emette attualmente.
L’idrogeno rappresenta sicuramente una delle soluzioni al problema del taglio delle emissioni, ma poiché la sua produzione, così come quella dei combustibili sintetici, richiede un alto fabbisogno di energia elettrica di natura rinnovabile, è di fondamentale importanza che il suo utilizzo nel settore dei trasporti sia limitato ai quei settori hard-to-abate, come l’aviazione o il trasporto marittimo di lungo raggio, dove alternative come l’elettrificazione diretta non sono disponibili.
Un nuovo studio analizza gli impatti economici e occupazionali della mancata transizione e le strategie per rilanciare il settore.
Il dato emerge da uno studio commissionato dal think tank ECCO e da Transport and Environment (T&E).
T&E presenta il rapporto “State of European Transport”: le emissioni dei trasporti iniziano a diminuire grazie alla crescita del mercato dei veicoli e...